Numero 3 - Mag - Giu 2016
Il deposito incontrollato di rifiuti: la annosa questione della natura (istantanea o permanente) ed il soggetto attivo del reato
1. Natura istantanea o permanente del reato. Con la pronuncia in commento la III Sezione della Corte di cassazione accoglieva il ricorso formulato dall’imputato, il quale era stato precedentemente condannato dalla Corte d’appello di Milano con sentenza del 18 settembre 2014, in quanto ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 256, comma 2, d.lgs. n. 152/2006, poiché, in qualità di legale rappresentante della società Policos s.r.l., «effettuava il deposito incontrollato di rifiuti pericolosi (segnatamente, dieci sacchi contenenti eternit, CER 170605*) presso il cortile antistante la sede operativa della società» predetta.
Leggi o scarica l’articolo completo >>