Numero 2 - Mar-Apr 2017
Il rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica nelle opere pubbliche: in particolare, il caso delle opere statali. Le insidie delle norme mai formalmente abrogate
- – Premessa. Il problema, sotteso al presente contributo, nasce dalle possibili (e spiacevoli) implicazioni di ordine penale che potrebbero derivare dall’imboccare l’una o l’altra strada (cioè, come si preciserà in seguito, l’una o l’altra norma) che tuttora l’ordinamento formalmente indica in materia.
È bene dare subito una (quasi scontata) avvertenza di ordine generale: tutte le volte in cui si interviene su un bene tutelato sotto il profilo paesaggistico occorre chiedere l’autorizzazione all’autorità competente (in via generale, Regione/Soprintendenza e Ministero per i beni e le attività culturali, a seconda dei casi).
Ma il tema che viene qui in rilievo e che è oggetto di vivo e attuale dibattito è quello del rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica che, per quanto si dirà, può essere così formulato: se e quando la stessa viene a scadenza, ovviamente nei casi previsti dalla legge.
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