Numero 2 - Mar-Apr 2017
Il T.A.R. Marche torna a interrogare la Corte di giustizia dell’Unione europea sull’ammissibilità di una VIA «postuma» su un impianto già realizzato
- Premessa. A poco meno di un anno dalle proprie ordinanze (nn. 185 e 186/2016) – che avevano rimesso alla Corte di giustizia dell’Unione europea la questione (pregiudiziale) sull’ammissibilità di sottoporre a verifica di assoggettabilità a VIA impianti produttivi già realizzati – il T.A.R. Marche, con la sentenza n. 114 del 10 febbraio scorso, è tornato a formulare lo stesso interrogativo ai giudici comunitari, questa volta in relazione ad un impianto a biomasse realizzato nel comune di Castelbellino (AN).
Il tema si è riproposto, in particolare, a causa dell’articolata evoluzione normativa regionale in materia di screening ambientale (verifica di assoggettabilità a VIA), che ha visto succedersi diversi interventi legislativi e giurisprudenziali, alimentando l’incertezza sul regime in tema di VIA applicabile ad alcune categorie di impianti.
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