Numero 6 - Nov - Dic 2016
L’irrevocabilità della denuntiatio in tema di prelazione agraria
La materia della prelazione agraria ancora una volta fornisce spunti di riflessione sugli istituti civilistici e dà l’occasione per affermare nuovi princìpi di diritto, come nel caso della sentenza in commento. La Corte Suprema ha ritenuto che la proposta di alienazione (denuntiatio), effettuata dal proprietario al coltivatore per l’esercizio del diritto di prelazione, non sia revocabile durante il termine dei trenta giorni previsto dalla legge per l’accettazione della proposta. Nella controversia in esame era accaduto che l’avente diritto alla preferenza aveva comunicato per posta la sua accettazione e che, nelle more dell’arrivo della missiva, il proprietario aveva notificato con telegramma la revoca della proposta di alienazione, per sopravvenuta risoluzione del preliminare con il terzo. Sia il Tribunale di Catania che la Corte d’appello avevano rigettato la domanda del prelante, sul presupposto che la revoca della proposta fosse pervenuta al coltivatore prima della conoscenza, da parte del promittente-venditore, dell’accettazione della proposta stessa.
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