Numero 3 - Mag - Giu 2016
È ammissibile una VIA «postuma» su un impianto già realizzato? Il T.A.R. Marche si interroga e rimette la questione alla Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Premessa. A distanza di oltre trent’anni dalla sua comparsa nell’ordinamento comunitario, la valutazione di impatto ambientale presenta ancora tratti di incertezza sui quali la giurisprudenza, ciclicamente, torna a interrogarsi.
Di recente è stato il turno del Tribunale amministrativo delle Marche il quale, con l’ordinanza n. 185 del 22 marzo 2016, ha richiesto alla Corte di giustizia dell’Unione europea di esprimersi sull’ammissibilità o meno di una procedura VIA postuma cioè svolta su un impianto già realizzato.
L’interrogativo sollevato involge dunque l’ambito applicativo e le finalità della VIA, offrendoci lo spunto per (ri)esaminare tali profili alla luce del dettato normativo e degli indirizzi giurisprudenziali affermatisi in materia.
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