In Ambiente, Energie, Fonti rinnovabili, Note
Numero 3 - Mag - Giu 2018
Il conflitto Stato-Regioni per la disciplina dell’energia da fonti rinnova-bili tra neverending story e responsabilità
Sebbene essa sembri parte di una storia infinita – e indubbiamente di una specie di dialogo tra sordi (Stato e Regioni) in materia di insediamenti di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (ma non è la sola) – la sentenza oggetto di queste brevi riflessioni (limitate al punto della declaratoria di incostituzionalità) non è né la mera e stanca riaffermazione, da parte della Corte, di princìpi e chiarimenti fondamentali già da essa stabiliti con la sua giurisprudenza, né una goccia nel mare.
La sentenza, al contrario, appare – anche e soprattutto per il taglio squisitamente amministrativistico che essa privilegia – come un ulteriore affinamento di quei princìpi e chiarimenti, e quindi come il reale approdo di un percorso decennale, nella giurisprudenza costituzionale del rapporto Stato-Regioni, che contiene un ulteriore contributo di chiarezza (si vorrebbe dire definitivo ma comunque) ineludibile per il futuro agire della Pubblica Amministrazione a qualsiasi livello almeno nella materia in questione.
La ragione di questa percezione è presto detta, evitando nel contempo per rispetto del lettore inutili parafrasi riassuntive della sentenza, in sé assolutamente lineare.
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