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ISSN 2421 – 4132 ONLINE

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  • Numero 2 - Mar-Apr 2020

    Il principio di precauzione tra disciplina ambientale e disciplina delle acque

    . – Il fatto. Avverso gli atti relativi ad una concessione di derivazione delle acque per uso idroelettrico veniva proposto ricorso innanzi al Tribunale superiore delle acque pubbliche. Le società ricorrenti, in particolare, lamentavano l’illegittimità della concessione rilasciata in favore di altra società, oggetto poi di successivo procedimento in autotutela da parte della competente Provincia.

    I profili di illegittimità venivano articolati in undici motivi di ricorso afferenti, tra gli altri, al vizio di violazione di legge ovvero eccesso di potere. Particolare attenzione merita l’articolazione delle doglianze relative alla violazione delle distanze con gli impianti preesistenti in relazione alla violazione del c.d. criterio del «2L» (in base alla quale per l’ubicazione di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica, fatta esclusione di quelli del tipo ad acqua fluente, doveva essere mantenuto esente da derivazioni un tratto di alveo posto a monte dell’opera di presa e un tratto di alveo posto a valle dell’opera di restituzione degli impianti esistenti, di lunghezza pari almeno al doppio del tratto di alveo compreso tra l’opera di presa e l’opera di restituzione degli impianti predetti).

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    Agostino Sola