Rivista on line bimestrale diretta da Fabrizio Di Marzio

Coordinamento redazionale Stefano Masini

Direttore responsabile Paola Mandrici

DIREZIONE SCIENTIFICA | COMITATO DEI REVISORI |  PROCEDURA DI VALUTAZIONE SCIENTIFICA CODICE ETICO 

ISSN 2421 – 4132 ONLINE

MATERIE
  • Categorie
  • Ambiente

    Numero 3 - Mag - Giu 2017

    La riproposizione del dilemma amletico – rifiuti o non rifiuti – per i fanghi e i limi da lavaggio degli inerti

    Le sentenze in commento – invero approfondite e meritevoli di ampia diffusione – affrontano, in relazione a due fattispecie aventi lo stesso oggetto seppur con diversi protagonisti, l’annoso tema della qualificazione giuridica dei fanghi e dei limi derivanti dal lavaggio degli inerti successivamente all’estrazione: se…

    Pierluigi Rotili

    Numero 3 - Mag - Giu 2017

    Il carattere di «materia trasversale» della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e la potestà legislativa regionale in materia ambientale (osservazioni a margine della sentenza Corte cost. 12 aprile 2017, n. 77)

    Premessa. La recente sentenza della Corte costituzionale 12 aprile 2017, n. 77, offre lo spunto per approfondire il tema della natura trasversale della materia «tutela dell’ambiente e dell’ecosistema», affidata alla potestà legislativa statale dall’art. 117, comma 2, lett. s), Cost. e dei poteri legislativi delle…

    Francesco Scalia

    Numero 2 - Mar-Apr 2017

    La Cassazione ribadisce l’ampio perimetro del reato di danneggiamen-to di beni ambientali: anche la c.d. «piattaforma continentale» rientra tra le cose immobili destinate a pubblica utilità tutelate dall’art. 635 c.p.

    Premessa. Con la recente sentenza n. 715 del 15 febbraio scorso, la III Sezione penale della Corte di cassazione ha colto l’occasione per ribadire quanto sia ampio il perimetro del reato di danneggiamento di beni ambientali (ri)affermando un principio già elaborato nel 2002 e poi…

    Alfredo Scialò

    Numero 2 - Mar-Apr 2017

    La Corte costituzionale e i poteri sanzionatori del GSE in materia di incentivi agli impianti di energia rinnovabile

    Premessa. La Corte costituzionale con sentenza 10 marzo 2017, n. 51, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 23, comma 3, del d.lgs. 3 marzo 2011, n. 28 che dispone la sanzione interdittiva dell’esclusione per la durata di dieci anni dalla concessione di incentivi per la produzione…

    Francesco Scalia

    Numero 2 - Mar-Apr 2017

    Il T.A.R. Marche torna a interrogare la Corte di giustizia dell’Unione europea sull’ammissibilità di una VIA «postuma» su un impianto già realizzato

    Premessa. A poco meno di un anno dalle proprie ordinanze (nn. 185 e 186/2016) – che avevano rimesso alla Corte di giustizia dell’Unione europea la questione (pregiudiziale) sull’ammissibilità di sottoporre a verifica di assoggettabilità a VIA impianti produttivi già realizzati – il T.A.R. Marche, con…

    Alfredo Scialò

    Numero 6 - Nov - Dic 2016

    Art. 452 bis c.p.: la locuzione «compromissione o deterioramento significativi e misurabili» all’esame dei giudici di legittimità

    1. Premessa. Incominciano ad arrivare al pettine i molteplici nodi che caratterizzano la recente legge n. 68/2015 di riforma dei reati in materia di ambiente. La decisione in commento affronta un problema classico della recente legislazione penale: delineare i confini a disposizioni che presentano, anche…

    Elio Lo Monte

    Numero 3 - Mag - Giu 2016

    È ammissibile una VIA «postuma» su un impianto già realizzato? Il T.A.R. Marche si interroga e rimette la questione alla Corte di giustizia dell’Unione europea

    1. Premessa. A distanza di oltre trent’anni dalla sua comparsa nell’ordinamento comunitario, la valutazione di impatto ambientale presenta ancora tratti di incertezza sui quali la giurisprudenza, ciclicamente, torna a interrogarsi. Di recente è stato il turno del Tribunale amministrativo delle Marche il quale, con l’ordinanza…

    Alfredo Scialò

    Numero 2 - Mar-Apr 2016

    Il principio di precauzione: da principio cardine delle politiche ambientali ad alibi delle Amministrazioni per affidare alla supplenza giudiziaria decisioni «impopolari»

    Premessa. Con la recente sentenza n. 9950 del 10 marzo scorso, i giudici della III Sezione penale della Corte di cassazione sono stati (anch’essi, dopo i giudici amministrativi – v. oltre) chiamati a pronunciarsi sulla complessa vicenda autorizzatoria del M.U.O.S., acronimo[1] che indica il sistema…

    Alfredo Scialò