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ISSN 2421 – 4132 ONLINE

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  • Numero 6 - Nov - Dic 2020

    Interpol e Unione europea sui rifiuti di plastica: poco attendibili i dati ufficiali sul riciclaggio, aumenteranno i traffici illeciti. Il caso Italia e il nodo dei controlli

    Ormai da anni è del tutto evidente il drammatico problema dell’impatto ambientale provocato dal crescente utilizzo della plastica – non solo monouso- che produce ingenti quantità di rifiuti persistenti (soprattutto da imballaggi, che rappresentano il 61 per cento dei rifiuti di plastica), molto spesso dispersi illegalmente nell’ambiente.

    Ogni anno «vengono generati in Europa circa 25,8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, di cui meno del 30 per cento sono raccolti a fini di riciclaggio. Una percentuale significativa dei rifiuti raccolti è trattata in Paesi terzi, dove possono applicarsi norme ambientali diverse. Allo stesso tempo, le percentuali di smaltimento in discarica e di incenerimento dei rifiuti di plastica restano elevate (rispettivamente 31 per cento e 39 per cento); inoltre, mentre lo smaltimento in discarica è diminuito negli ultimi dieci anni, l’incenerimento è aumentato. Secondo le stime, l’economia perde il 95 per cento del valore del materiale plastico da imballaggio (ossia tra 70 e 105 miliardi di euro l’anno) dopo un ciclo di primo utilizzo molto breve».

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    Gianfranco Amendola