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  • Numero 2 - Mar-Apr 2020

    Legge ecoreati. La cassazione riscrive le condizioni per la estinzione delle contravvenzioni ambientali

    1. Il quadro normativo e la procedura estintiva delle contravvenzioni ambientali prevista dalla legge n. 68 del 2015. Diciamolo subito ancora una volta, così evitiamo i soliti equivoci. La legge c.d. sugli ecoreati n. 68 del 2015 è stata un punto di svolta nella normativa ambientale perché finalmente ha affiancato all’apparato contravvenzionale del d.lgs. n. 152/06 alcune ipotesi di delitti contro l’ambiente che puniscono adeguatamente i fatti più gravi.

    Ciò premesso, non ci sembra un sacrilegio aggiungere – sommessamente, per carità – che la legge n. 68 è nata con alcune carenze ed ambiguità che in questi primi anni di applicazione stanno sempre più emergendo, condizionandone, in parte, la operatività. Del resto, una legge che, come la n. 68, viene approvata all’unanimità o è una legge perfetta (e la perfezione, specie in campo ambientale, non è di questo mondo) o è una legge che, dovendo soddisfare tutti (inquinati ed inquinatori), ha dovuto accogliere notevoli mediazioni, che certamente non facilitano chi è chiamato a darle attuazione sul territorio ed a interpretarla nelle aule giudiziarie. Scaricando, peraltro, sulla magistratura la responsabilità di rimediare alle lacune del legislatore.

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    Gianfranco Amendola